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Miriam Massolin

La mia storia? Inizia a Glarus, in Svizzera, dove sono nata. Da molti anni, però, vivo a Belluno.

Dopo il diploma all’Istituto Statale d’Arte di Monza in “Comunicazione visiva del prodotto industriale e dell’ambiente”, continuo la formazione negli anni successivi approfondendo differenti tecniche artistiche come il mosaico, l’affresco, l’intarsio. Scopro così un percorso di interessi personali non tradizionali, che mi avvicinano al mondo del riciclo e del design alternativo, mirato alla trasformazione dell’impiego di materiali, estrapolati dal loro contesto usuale.

Mi piace scegliere materiali di scarto, giunti ormai a fine corsa, e lavorarli in modo fantasioso, per restituirgli così una nuova dignità. Materiali destinati al macero e invece sorprendentemente capaci di portare ricordi, nuove emozioni e sensazioni di curiosità negli occhi di chi li osserva in questa nuova veste.

 

Ho lavorato per anni in un laboratorio artigianale nella provincia di Milano, come decoratrice. Anni di grande ispirazione, in un mondo magico e fiabesco, tra bolle di vetro e personaggi inventati.

Successivamente varie vicissitudini mi portano ad avvicinarmi al mondo del sociale, lavorando con persone in difficoltà, anche presso la casa Circondariale di Belluno.

Parallelamente ho collaborato con una cooperativa sociale che si occupa di persone portatrici di handicap nei centri diurni della città, proponendo laboratori creativi di vario genere, tutti molto dinamici e interessanti; a tal proposito ecco qui sotto alcune immagini.
Attività a stretto contatto umano che mi hanno arricchita moltissimo dal punto di vista emozionale. Esperienze che hanno segnato in modo indelebile la mia vita personale e le scelte che ne sono poi susseguite.

 

Da sempre appassionata di "riciclo", ho scelto di trasformare questa passione creativa nella mia principale attività lavorativa. Nasce così il marchio Mirifà, che sviluppa un progetto legato alla produzione di borse e accessori realizzati con camere d’aria di camion, di bicicletta, vecchie cinture di sicurezza, bottoni, tessuti, pellami e qualsiasi altro materiale di recupero. Un'idea che cresce e, nel 2014, si trasforma nelle Officine il Filo Rosso, accanto al mio straordinario compagno di vita, l'architetto Stefano Cicuto.
Unendo le nostre due grandi passioni, l’Arte e l’Architettura, decidiamo di costruire il luogo atto a raccogliere i nostri sogni e a far sì che essi si realizzino divenendo tangibili.
Ecco quindi il “Loft" prima e Via G. Garibaldi oggi, spazio per la mente, l’anima e il cuore.
made by Bonsai + Valentina Ciprian